Costa Concordia, la nave da crociera recentemente affondata nei pressi della costa dell’isola del Giglio, ha riscosso in Italia e all’estero, in relazione ad eventi simili, un’attenzione mediatica senza precedenti.
In questi giorni si sta verificando un’evidente e vergognoso incremento del turismo della zona.
Diverse persone si sono recate sull’isola solo per poter osservare da vicino il relitto. Da alcune interviste televisive agli stessi turisti è sembrato di capire che la curiosità sull’evento è tanta.
Alcuni giornalisti hanno anche cercato di mettere in difficoltà i curiosi, che hanno affollato in questi giorni l’isola, con alcune domande imbarazzanti non trovando evidentemente una risposta valida.
L’afflusso di turisti, visivamente e moralmente non appropriato, potrebbe in qualche modo dare fastidio agli addetti alle operazioni di salvataggio e soccorso che in questo momento stanno lavorando ormai da giorni per ritrovare eventuali superstisti all’interno dello scafo e continuare con le procedure di salvaguardia dell’ambiente.
Si tratta di “turismo del dolore” che ha provocato un incremento evidente dei turisti facendo registrare il pienone sui traghetti e negli hotel della zona. I parenti delle vittime potrebbero aver da ridire sulla situazione che si sta creando attorno ad un evento così tragico.