Le recenti norme per avere più controllo sulla tracciabilità del denaro aveva messo in forte crisi gli albergatori di alcuni paesi d’Italia.
Le strutture ricettive al confine, messe in imbarazzo dinanzi a una grossa mole di stranieri con l’intenzione di voler pagare in contanti i conti aldisopra dei mille euro, si sono battute per settimane per fare in modo che il limite fosse finalizzato solo alla clientela italiana.
Il presidente della Federalberghi nazionale Bernabò Bocca ha incontrato il ministro al turismo Piero Gnudi per inoltrare un emendamento sulla tracciabilità che prevede un limite di mille euro ai pagamenti in contanti.
Secondo l’emendamento si prevede che gli stranieri possano pagare in contanti anche per somme superiori ai mille euro.
Due condizioni: i soldi incassati non devono restare in albergo e devono invece versati entro due giorni su conto corrente; al momento del versamento il commerciante o l’albergatore dovrà consegnare alla banca anche una fotocopia del passaporto dello straniero.
Due semplici condizioni che gli albergatori e tutti gli altri imprenditori delle varie attività economiche della zona sono pronti a rispettare. Si tratta di un ottimo compromesso per ovviare ad una norma che poteva significativamente essere lesiva per il settore turismo della regione.