Gli albergatori di Reggio Emilia continuano a non arrendersi e a combattere contro l’introduzione della tassa di soggiorno.
L’introduzione della tassa di soggiorno è una questione comune agli hotel e alle strutture ricettive di tutta Italia.
Una raccolta di firme per dire no alla tassa di soggiorno, una petizione per sottolineare la contrarietà all’imposta per il bilancio 2012 del Comune.
“La tassa di soggiorno è un tributo non necessario e inopportuno che colpisce i consumatori e ampi settori dell’economia locale prima ancora delle strutture ricettive”. Così ha dichiarato la presidente Federalberghi Francesca Lombardini.
La tassa di soggiorno in alcune zone dell’Emilia Romagna rischia evidentemente di non favorire il progresso del settore. Il turismo rappresenta infatti una sostanziale risorsa economica per la regione. La nuova imposta rischia infatti di avvantaggiare in modo scorretto altre zone turistiche portando i clienti a soggiornare i posti in cui la tassa di soggiorno non c’è.
“Ci sono già l’Imu e altre tasse, c’è una concorrenza fortissima tra le strutture sui prezzi, c’è la concorrenza tra Comuni e province vicini dove l’applicazione a macchia di leopardo dell’imposta può favorire i territori che non ce l’hanno” ha fatto sapere Vilder Canalini, coordinatore Assoturismo/Confesercenti.