Gli albergatori si oppongono con forza all’aumento della tassa di soggiorno e scelgono di scendere in piazza a Roma per protestare, contro un ulteriore passo che potrebbe portare alla crisi del settore turistico italiano.
La proposta era stata avanzata dal Campidoglio, con l’intento di innalzare i la tassa di soggiorno nella capitale.
In piazza Santi Apostoli la manifestazione si schiererebbe contro questo aumento che potrebbe creare ulteriori disagi al turismo e all’indotto.
Per la prima volta nella storia gli albergatori scendono in piazza per protestare e il presidente di Federalberghi Roma, Giuseppe Roscioli annuncia una forte protesta nel caso in cui non fossero ascoltati.
Messaggi forti vengono mostrati dai manifestanti, “Follia l’aumento della tassa di soggiorno. Federalberghi Roma non ci sta”, talvolta anche in inglese, “Dear tourist, we are also protesting on your behalf” (“Caro turista, stiamo manifestando anche per te”).
La protesta è promossa da Confcommercio Roma e ha unito molte persone che hanno manifestato con altrettanti striscioni esposti: “I turisti non sono agrumi, basta spremerli”, “Il turismo è una ricchezza, difendiamolo”.
I militanti in prima fila erano il presidente di Confcommercio Roma e Federalberghi Roma, Giuseppe Roscioli, il presidente della Fipe, Fabio Spada, e i rappresentanti di Faita, Albaa, Sib e Confesercenti-Asshotel.