Dal primo novembre gli albergatori francesi hanno visto entrare in vigore la tassa di soggiorno per le proprie strutture ricettive facendo sollevare vistosamente i prezzi per soggiornare in un albergo.
La tassa coinvolgerà le strutture ricettive a tre e quattro stelle e comporterà un sovrapprezzo del 2% su una spesa uguale o superiore a 200 euro per notte, escludendo dalla fatturazione tutti i servizi aggiuntivi come colazione, letto supplementare o connessione web.
In Italia questa tassa è stata introdotta nelle prime città verso la fine del 2010 e la prima è stata la capitale. Per ogni pernottamento il cliente è costretto a lasciare, in tassa di soggiorno, da 1 euro a 3 euro a seconda della categoria dell’hotel. Il comune di Roma prevede di incassare circa 82 milioni di euro ogni anno.
L’introduzione della tassa di soggiorno è un tema che ha fatto arrabbiare a suo tempo l’ambiente turistico italiano e i francesi non sono e non saranno da meno. La tassa costringe infatti gli albergatori ad alzare considerevolmente i prezzi di soggiorno per sopperire alla spesa supplementare che devono sostenere.