Occupazione del suolo pubblico

Gli esercizi commerciali che decidono di aprire un’area esterna attrezzata per la consumazione di cibi e bevande su suolo pubblico, necessitano del Permesso di Occupazione del Suolo Pubblico da parte del Comune di appartenenza. Questa autorizzazione serve a chiunque intenda occupare il marciapiede o parte della strada per installare chiostri, tavolini, sedie, tende solari o altri tipi di coperture.

L’occupazione del suolo, soprassuolo e sottosuolo pubblico può essere di due tipi:

  • Temporanea: occupazione stabile di durata superiore all’anno.
  • Permanente: occupazione inferiore a un anno, periodi anche non continuativi.

Queste occupazioni del suolo pubblico sono soggette ad una tassa, la TOSAP, che viene calcolata in base allea superficie effettivamente occupata in metri quadri o lineari e che viene riscossa direttamente dall’ente. Non sono tassabili gli spazi inferiori a 1 mq; mentre per le aree superiori a 1000 mq la superficie tassata è calcolata al 10%.

Sono esenti dal pagamento:

  • lo Stato e gli enti locali,
  • gli enti religiosi, per le occupazioni connesse a fini di culto;
  • gli enti non commerciali aventi finalità educative, sociali, previdenziali, ecc.

Per tariffe e costi basta rivolgersi all’Ufficio Tributi del proprio Comune.

La domanda per avere l’autorizzazione deve essere effettuata al comune di appartenenza e deve includere:

  • Domanda in carta legale
  • Disegni e grafici firmati da un tecnico abilitato
  • Versamento intestato al servizio di tesoreria del comune di appartenenza

Molti Comuni hanno già un modulo preimpostato solo da compilare al quale allegare i disegni tecnici.

I tempi di attesa per ricevere l’autorizzazione variano da Comune a Comune; nei piccoli centri solitamente bastano pochi giorni mentre nelle grandi città ci possono volere anche 45-50 giorni.

 

Fonti: www.italpress.com

www.dirittierisposte.it

 

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