La tassa di soggiorno è da mesi, per gli albergatori, un argomento di discussione e polemica. In provincia di Como sembra proprio che questa tassa sarà realtà molto presto.
La Giunta comunale per la provincia di Como si è riunita per definire la tassa di saggiorno per le strutture ricettive. Il debutto che il vicesindaco con delega al turismo, Luca Leoni, definisce un «necessario adeguamento agli standar europei».
Il tutto è fissato a partire dal prossimo 1° gennaio, anche se effettivamente la tassa di soggiorno sarà applicata dal primo aprile al 30 ottobre. Si tratta quindi di una tassa stagionale. Nelle casse del Comune di Bellagio entreranno all’incirca 200mila euro ogni anno. Una cifra non trascurabile considerata la mole di turisti che ogni anno visita questa particolare destinazione turistica.
Questa decisione approderà il prossimo 2 novembre in Consiglio comunale per poter essere approvata in via definitiva.
La Commissione Turismo, presieduta da Guido Sancassani, ha lavorato a lungo sull’argomento. Bisogna precisare che a Bellagio il pernottamento medio è di 2 notti. Quindi con il limite con cui la tassa è da pagare per un massimo di sette notti consecutive, in pochi saranno esentati dal doverla pagare.
Fissate tre tariffe: 1 euro per l’extra-alberghiero e per gli alberghi sino a 2 stelle; 1,5 euro per gli hotel a tre stelle; 2 euro per gli hotel quattro e cinque stelle. Interessante che il provvedimento sia stato allargato anche all’extra-alberghiero, che in prossimità del lago di Como è una figura in crescita.