Uno dei punti che hanno caratterizzato la “manovra Monti” è senza dubbio la tassazione della prima casa. Non si tratta più di Ici ma dell’Imposta Municipale Unica (Imu). Si tratta di una tassa che colpisce in maniera diretta le prime, le seconde e le terze case.
Gli albergatori non possono stare allegri perchè la tassa in questione riguarda anche gli hotel e le strutture ricettive in generale. La misura prevista dal governo Monti prevede che l’introduzione dell’Imu avvenga nel 2012 e che coinvolga l’abitazione principale, si parla dell’83% dei proprietari immobiliari italiani.
L’aliquota di riferimento sarà pari allo 0,76%, ma vi potranno anche essere dei ritocchi ad opera dei comuni (non oltre gli 0,3 punti percentuali).
Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, ha sottolineato i pesanti aggravi della manovra fiscale sugli albergatori dichiarando:”La manovra è necessaria per i conti pubblici, ma se il nuovo governo non interverrà sullo sviluppo, il paese si fermerà. Indispensabile intervenire sul cuneo fiscale e sul mercato del lavoro. Necessaria la flessibilità, in entrata e in uscita, per poter essere alla pari con gli altri paesi. L’Imu, inoltre, sarà un pesante aggravio fiscale per gli albergatori quantificato intorno a +40%“.
Ulteriore spesa aggiuntiva per gli albergatori in relazione alla manovra è l’obbligo di pagamento con carta di credito per una spesa oltre i mille euro, una spesa aggiuntiva del 3-3,5% su ogni operazione.