I reati edilizi in relazione alla struttura ricettiva a Riccione, Hotel Sixty, sono andati in prescrizione. Il giudice del tribunale di Rimini ha dissequestrato l’albergo a cui erano stati posti i sigilli il 27 ottobre del 2009.
L’immobile, a due passi da viale Ceccarini e davanti all’hotel Mediterraneo, è stato chiuso per due stagioni. Prima che la struttura ricettiva possa riaprire dovranno passare svariati mesi per permettere a un lungo iter burocratico di terminare una lunga procedura dopo che sarà presentata una domanda di sanatoria.
Alcuni abusi edilizi sono infatti “sanabili”, altre da demolire, su altri salatissime sanzioni da pagare. Inoltre gli operatori turistici Sixty dovranno eseguire dei lavori di adeguamento e le tempistiche sono molto lunghe.
Nel 2009 la guardia di finanza mise i “sigilli” all’hotel con rinvio a giudizio per il dirigente del settore Urbanistica del comune di Riccione, l’ingegner Guglielmo “Mino” Zaffagnini. L’ingegnere Zaffagnini è indagato per corruzione, truffa allo Stato, abuso edilizio e violazione delle norme antisismiche.
Dissequestrato l’hotel non si hanno notizie definite sul destino delle persone coinvolte nell’illecito. L’unica certezza è che i tempi non saranno brevissimi.